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2015-02-08
Domenica 8 Febbraio 2015 - V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Introduzione del celebrante
Come i primi discepoli, anche noi viviamo in compagnia del Signore Gesù questo giorno di festa. Ci rivolgiamo a Lui con fiducia.
 
 
1.    Signore Gesù, tu entri nella nostra comunità e nelle nostre famiglie come nella casa di Pietro: prendici per mano e guarisci le nostre infermità fisiche e morali,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
 
2.    O Signore, rendici attenti e fiduciosi alla persona e al magistero di Papa Francesco e dei vescovi uniti con lui; rendi liete e vere le nostre comunità parrocchiali,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
 
3.    Sostieni o Signore i nostri giovani. Dona loro di essere aperti alla vita, pronti a sostenere i più deboli e bisognosi. Ti preghiamo per i giovani in difficoltà e senza lavoro,
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
 
4.    Per le persone malate e per quanti si dedicano al loro servizio.
Per le popolazioni percosse dalla guerra e dal terrorismo. O Signore, dona libertà e pace.
Noi ti preghiamo: ASCOLTACI O SIGNORE
 
Conclusione del celebrante
Con queste invocazioni o Signore, poniamo davanti a te la nostra vita e le necessità nostre e del mondo. Accoglici come Padre. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
 
Spunto della festa
Una giornata piena: la preghiera nella sinagoga, gli amici, la guarigione della suocera, i malati, la preghiera solitaria, le persone che lo cercano e ‘tutti gli altri’. Una vita tutta determinata dalla missione che gli è affidata. Giobbe appare oppresso dalla vita e dal lavoro, mentre Paolo appare lanciato nella missione: un riflesso di questa libertà nella fatica lo vediamo nella Mostra di Millet esposta in Cattedrale. Per che cosa vale la pena vivere? Ci viene donato il tempo della vita, da giovani, da adulti, da anziani. Come viverlo se non come vocazione a una missione, a un compito che, mentre ci rende disponibili per gli altri, allieta il nostro cuore?


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