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2015-05-08
STARE AL MONDO...
Vietato dire che L'ERBA E' VERDE

“Un giorno il mondo si svegliò e si scoprì ariano”. Lo scrive Sant’Agostino: la fede nel Dio unico in tre persone e nella divinità di Gesù Cristo si trovò improvvisamente perduta. Solo l’ardimento combattivo di Sant’Atanasio, che si rifaceva ai Vangeli e al cuore del popolo cristiano, riportò la barca della Chiesa al porto della vera fede.
Millesettecento anni dopo continuano a ripetersi fenomeni analoghi di ‘perdita della verità’ e di intruppamento ideologico. Quand’ero giovane si rischiava di essere considerati ‘fuori della fede’ e sicuramente fuori dal buon senso comune se non si professava qualche venatura di marxismo, considerato ‘teoria scientifica’ e panacea di salvezza per il genere umano. Decenni prima in Italia è stato logico per preti e laici piegare il capo al fascismo – se non nei principi teorici almeno nella pratica quotidiana - e chi non ci stava si tagliava fuori dalla società. Negli stessi anni, quasi tutta la Germania si piegava all’ideologia nazista, giustificando crimini mostruosi contro i deboli di corpo e di mente e contro gli ebrei. E via, con le vele innalzate al vento dell’ultima ideologia, seguendo la scia dell’unica flotta vincente. Tranne poi, cambiato il vento e abbassate le vele, sconfessare l’antica appartenenza al ‘tutti fascisti, tutti marxisti, tutti comunisti”. Remare controcorrente è impresa faticosa e scomoda.
Oggi bisogna salire tutti sulla barca del gender. Infatti, chi distingue tra maschio e femmina, chi contrappone il matrimonio di uomo e donna a ogni altra forma di convivenza; chi afferma che la libertà sessuale è distruttiva e rivendica alla famiglia la libertà dell’educazione all’amore senza ridurla a informazione sui metodi contraccettivi; chi condanna l’aborto o l’eutanasia come attentati alla vita; chi manifesta dubbi sulla fecondazione eterologa o anche omologa; sul versante parallelo, chi si adopera per l’accoglienza dei migranti e non programma lo sfascio dei barconi…: tutti costoro e altri sulla stessa linea, vengono di fatto emarginati dalla società, sono fatti tacere, sottoposti alla gogna mediatica, licenziati dal lavoro. Si aggiorneranno le liste di proscrizione per la collocazione a riposo dei nuovi ‘malati mentali’.
O magari basteranno i sorrisini di squalifica di vicini e colleghi: “Il poverino è rimasto indietro; quel prete non è moderno…”. Quanti anni dovranno passare perché tramontino anche queste nuove mode culturali, forse sostituite da qualcosa di peggio che non è ancora possibile prevedere? Chesterton diceva che arriveranno tempi in cui ‘chi dirà che l’erba è verde avrà la mano mozzata’. Se questi tempi sono ormai alle porte, è dunque giunta l’ora di dare testimonianza.


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