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2018-07-21
Santi di Luglio e oltre
BISOGNO DI SANTITÀ
Questo nostro strano mondo è attraversato da tutte le correnti. Una corrente di commozione ci ha resi partecipi da quattro angoli della terra della vicenda dei ragazzini thailandesi liberati dalla grotta che li teneva prigionieri. Contemporaneamente sull’Europa e sull’Italia spirano correnti che chiudono le porte e i porti nei quali poter salvare persone perdute nel 'mare nostrum', il Mediterraneo. Nel calendario cristiano continua a scorrere una sottile corrente di carità, richiamata dai santi del mese di luglio, con il giovane beato Piergiorgio Frassati che frequenta le soffitte dei poveri, con San Camillo del Lellis che inventa i moderni ospedali, con la regola di San Benedetto che accoglie gli stranieri come Cristo. Abbiamo bisogno di rinfrescarci con l'acqua nuova dei santi, senza arricciare il naso, schermendoci come chi dice: "Non sono mica santo...".
San Paolo non ha timore di chiamare santi gli ebrei e i pagani diventati cristiani: gente che sperimenta la novità nel vivere quotidiano, godendo la bellezza della fedeltà, la pace del perdono, il fascino della preghiera, nel contesto di un mondo chiuso e crudele. Piccoli gruppi in grandi città, nuclei di famiglie e comunità che si distinguono per una vita buona. Com'è che in seguito i santi sono stati riconosciuti solo per la 'eroicità delle virtù', per la eccezionalità delle loro imprese, se non addirittura per la stranezza della loro forma di vita? Era mutato il contesto sociale; la sospirata libertà religiosa arrivata con Costantino aveva allargato le maglie e tutti potevano diventare facilmente cristiani, fino a costituire una formale società cristiana. L'asticella si abbassava al livello di una fede qualunque e di una morale comune. Per considerare santo qualcuno, occorreva che si trattasse di una persona eccezionale, che magari avesse compiuto imprese straordinarie. Innalzandosi sopra gli altari, la santità si allontanava dalla pratica comune.
Ma – ai nostri giorni - sembra che il modo di vivere pagano vada rifiorendo. In una società non più cristiana, diventano eccezionali il saluto fraterno, l'ospitalità del povero e dello straniero, la fedeltà del matrimonio, la dedizione nel lavoro, la cura dell'ambiente, l'onestà nella vita pubblica. Diventa eccezionale la vicinanza a chi soffre, l'accoglienza del bambino concepito e dell'anziano malato di alzheimer. Diventa eccezionale chi si lascia prendere da un solo amore, Cristo. La santità ritorna a scorrere nei rivoli della vita quotidiana e fiorisce nei campi seminati e nei giardini di casa. La novità del cristianesimo può venire riconosciuta non più solo nei grandi personaggi e nelle imprese eccezionali, ma anche nella vita quotidiana dei nostri vicini di casa e dei nostri amici di comunità e di parrocchia.
San Paolo può tornare a chiamarci santi come i primi cristiani.


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