2012-01-08 Domenica 8 gennaio 2012 - Battesimo del Signore
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“Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni”
Un nuovo inizio Quanti nuovi inizi nel Vangelo! Tutto sembra iniziare nel Natale del Signore, ma tutto era già iniziato a Nazaret nell’annunciazione dell’Angelo a Maria. Tutto inizia nuovamente al fiume Giordano, quando Gesù si presenta davanti al Battista raccogliendo in sé l’umanità e il peccato dei secoli e immergendoli nel fiume Giordano. Uscendo dall’acqua, i segni dall’alto lo avvolgono: i cieli si aprono, la Spirito discende, la voce lo proclama come Figlio. Si riparte, dunque. C’è un fiume che lava, c’è un Padre che genera nuovi figli. L’umanità rinasce. Se non si rinasce dall’acqua e dallo Spirito, non si può vivere realmente. Da quando Gesù si è immerso nelle sue acque, il Giordano continua a scorrere nel territorio della Chiesa, scrivono gli antichi Padri. Fino a raggiungere e risanare in profondità la struttura umana, generando uomini nuovi e una nuova umanità. A farci nuovi non è soltanto un proposito, una decisione, una volontà, così necessari ma così incerti e fragili nel percorso accidentato della vita. Ci vuole un soccorso da fuori, una mano dall’alto. Ci vuole un Salvatore, come tante volte abbiamo invocato nei giorni del Natale. Il Salvatore Gesù arriva a toccare la nostra umanità e a trasformare il nostro cuore, a dare una nuova direzione alla vita, una nuova energia all’essere, attraverso il nostro Battesimo, dove l’acqua ci purifica, lo Spirito ci santifica, il Padre ci accoglie come figli. ‘Tutti là siamo nati’ e rinati. C’è quindi un nuovo inizio anche per la vita dell’uomo. La nostra vita non comincia solo dall’amore dei nostri genitori e dal ventre di nostra madre. Comincia dalle acque del Battesimo e dall’abbraccio della Chiesa. Si rinnova in questa sorgente che scorre nel territorio vasto e travagliato della Chiesa. Qui le acque del Battesimo continuano a scorrere, a lavare, a sanare, a irrigare la nostra terra.
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