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2017-06-11
Domenica 11 giugno 2017, Domenica della Santissima Trinità
Vangelo secondo Giovanni 3,16-18
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

IL VOLTO DI DIO
Come è fatto Dio? Possiamo scorgere il cielo di Dio camminando per le vie della terra, come quando osserviamo le nuvole muoversi sotto la luna in una serata dopo il temporale. Dio ci permette di vedere il cielo dalla terra. Nel grande mare e nel minuscolo insetto, nelle stelle della notte e nei pianeti che splendono al mattino, nei sentieri delle galassie che percorrono lo spazio senza confini, avvertiamo con un brivido l'immensità di Dio. Ma Dio non è soltanto immenso ed eterno. Nel Figlio eterno che cammina per i sentieri terreni e ama con il nostro cuore, scopriamo che Dio è intelletto e amore. Attraverso il Figlio riconosciamo Dio Padre e gustiamo l'amore dello Spirito Santo che entra nel cuore degli uomini. L'acqua dell'infinito oceano di Dio non ci sta nella nostra conchiglia, ma ne percepiamo il fascino e ne gustiamo l’attrattiva. Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Unigenito Figlio, che ha aperto i cieli e ha mostrato il volto del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Un solo Dio in tre persone.


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