Lunedì
8 ottobre 2018 – Sant’Ugo Canefri da Genova, Religioso dell’Ordine di Malta,
1168-1223
Vangelo
secondo Luca 10,25-37
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e
chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli
disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai
il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la
tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli
disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù
riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei
briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono,
lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima
strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo,
vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli
accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite,
versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un
albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li
diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te
lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di
colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto
compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
GLI ESTREMI DELLA CARITA’
Gesù
contrappone gli estremi. Da una parte il sacerdote e il levita del
tempio; dall’altra il samaritano, cioè lo straniero malvisto: i primi due
frettolosi e indifferenti, l’altro pieno di premure e disposto a rimetterci del
suo per soccorrere lo sconosciuto derubato e ferito. Portando all’estremo il
paragone, Gesù va dritto a chiarire che noi stessi siamo chiamati a farci
prossimo della persona bisognosa e ferita che incrocia la nostra vita. Gesù
dice, Gesù fa. Guardiamo e imitiamolo.